A nulla è valsa l’interrogazione del capogruppo di Cantiano Attiva Luigi Soriani proposta nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 30 Settembre 2024, sullo stato di disagio derivato dalle condizioni del tratto di strada che dalla Pieve di San Crescentino sale fino al Centro abitato di Piano di Balbano.
A due anni dall’evento alluvionale, non c’è ancora oggi un progetto né ci sono i fondi per la sistemazione di questo collegamento stradale, che è anche l’unico accesso al Bosco di Tecchie.
Nel corso del consiglio comunale del 30 settembre, il Sindaco Piccini si è prodigato in una lunga dissertazione volta a far ricadere tutte le colpe del disagio solo su ANAS e sulla Protezione Civile, ossia i due Enti attuatori scelti da Regione Marche per la ricostruzione post alluvione.
Secondo il Sindaco Piccini il problema nascerebbe dallo stralcio del finanziamento di 8 milioni di euro fatto dalla Protezione civile a causa delle integrazioni mai arrivate da parte di Anas a fine 2023.
Il primo cittadino si è giustificato dicendo che non aver avuto nessuna responsabilità in questa vicenda e di essere venuto a sapere solo dopo sei mesi (Giugno 2024) e solo per vie traverse e non ufficialmente (???), che la scheda della Strada di Piano di Balbano era stata stralciata.
Il Sindaco Piccini ha poi rappresentato che, dopo l’incontro tenutosi lo scorso 5 Settembre in Regione con il Presidente Acquaroli e la struttura commissariale, (incontro ottenuto grazie all’intervento della minoranza, poi nemmeno invitata al tavolo regionale) insieme ad Anas, Protezione Civile e Soprintendenza belle arti, è stata palesata la volontà dell’Amministrazione regionale di rimediare all’inconveniente con lo stanziamento di fondi regionali.
Si attende a tal proposito in questa settimana a Cantiano una visita del Vicecommissario Ing. Stefano Babini per approfondire le valutazioni sull’investimento.
Ora però alla base dell’interrogazione, non c’erano i lavori di ricostruzione, ma il disagio che gli abitanti del luogo hanno avuto e continuano ad avere a causa del fondo stradale estremamente polveroso e pieno di buche dopo le piogge.
Su questo argomento, nel corso del consiglio comunale del 30 settembre il Sindaco Piccini si è pronunciato affossando ogni proposta avanzata dai consiglieri di minoranza, senza però proporre a sua volta una soluzione temporanea al problema.
In tale sede abbiamo chiesto come gruppo di minoranza di spargere sul tratto stradale, invece del macinato di asfalto e della ghiaia da cava, anche un semplice asfalto a freddo che non ha i costi di quello ordinario, ma senza esito.
Avevamo, peraltro, in un recente post pubblicato sul sito “Cantiano Attiva”, criticato l’utilizzo dei fondi provenienti da donazioni – destinati a strutture e manifestazioni che nulla hanno a che fare con l’alluvione -, che ben avrebbero potuto essere utilizzati per alleviare le problematiche delle frazioni come Piano di Balbano e Pontericcioli.
Tutto ciò significa, in buona sostanza, che tra lo stanziamento di fondi, la stesura di un progetto e la gara per l’affidamento dei lavori e la messa in opera (consolidamento della strada e rifacimento di 2 ponti), passerà sicuramente qualche anno.
Insomma, gli abitanti Piano di Balbano, si mettano il cuore in pace e si preparino ad utilizzare delle mascherine contro la polvere per i prossimi anni ed a destinare qualche fondo in più per la manutenzione delle proprie vetture.
Dovranno consolarsi, ogni volta che passeranno sul tratto stradale che dalla Pieve di San Crescentino sale fino al Centro abitato di Piano di Balbano, pensando ai denari delle donazioni destinati alla sala multimediale ed al mulino.
E la polvere sia con voi…